Gennaio 1944
Bombardamenti alleati
Sabato 15 gennaio 1944 - I quartieri romani di Centocelle, Cinecittà, Quadraro subiscono pesanti bombardamenti Alleati.
Bombardamento del Quadrado
Mercoledì 19 gennaio 1944 - Il quartiere Quadraro è colpito da un nuovo, violento, bombardamento aereo.
Lo sbarco ad Anzio e Nettuno
Sabato 22 gennaio 1944 - Gli Alleati sbarcano ad Anzio e Nettuno, per aggirare l’ostacolo della linea Gustav e aprirsi una strada per Roma Anche qui le difese tedesche si dimostrano molto più tenaci del previsto e a del costituirsi di una testa di ponte sul litorale laziale, gli anglo-americani non riescono ad avanzare.
Evasione di Pertini e Saragat
Lunedì 24 gennaio 1944 - Pertini e Saragat evadono dal carcere di Regina Coeli insieme a cinque loro compagni di prigionia, grazie a un’audace azione dei partigiani delle Brigate Matteotti.
Maria Teresa Regard e Guglielmo Blasi collocano una bomba nel punto di ristoro dei tedeschi alla stazione Termini: i morti sono 3, 19 i feriti.
Il coprifuoco
Lunedì 31 gennaio 1944 - A Roma il coprifuoco inizia alle 18:00, ma già alle 16:00 tutti i negozi devono chiudere.
Febbraio 1944
Il deposito di armi dei GAP
Martedì 1 febbraio 1944 - Un deposito di armi e di esplosivi dei GAP in Via Giulia viene scoperto dalla Gestapo. Sono arrestati e detenuti nel carcere nazista di Via Tasso gli artificieri Giorgio Labò, fucilato a Forte Bravetta, e Gianfranco Mattei, che s’impiccherà in una cella nella notte tra il 6 e il 7 febbraio.
L’arresto di Antonello Trombadori
Mercoledì 2 febbraio 1944 - Viene arrestato in Via Giulia il comandante dei GAP centrali Antonello Trombadori, che si salva dalla fucilazione perché i compagni arrestati o trattenuti a Via Tasso non ne rivelano l’identità.
Muore Leone Ginzburg
Sabato 5 febbraio 1944 - Leone Ginzburg muore per le conseguenze delle torture subite a Regina Coeli.
Il bombardamento di Montecassino
Marterdì 15 febbraio 1944 - Un bombardamento a tappeto su Montecassino distrugge completamente l’abbazia benedettina. La decisione degli Alleati di distruggere uno dei più antichi simboli della cristianità è presa nella convinzione (infondata) che sul monte sia asserragliato un forte contingente tedesco.
Marzo 1944
Si intensifica la guerra
Martedì 7 marzo - venerdì 10 marzo 1944 -Si intensificano le azioni partigiane che portano alla distruzione di automezzi tedeschi e convogli ferroviari. I tedeschi e i fascisti rispondono intensificando gli arresti e le azioni repressive. Via Tasso e i bracci tedeschi di Regina Coeli si riempiono. 72 membri della Resistenza romana saranno fucilati a Forte Bravetta.
Attacco in via Tomacelli
Venerdì 10 marzo 1944 - Un corteo di fascisti che sfila in Via Tomacelli è attaccato da un GAP. Si contano 3 morti e numerosi feriti.
L’attacco di via Rasella
Giovedì 23 marzo - Venerdì 24 marzo 1944 - In Via Rasella i GAP al comando di Carlo Salinari (Spartaco) e Franco Calamandrei (Cola) fanno esplodere una bomba ad alto potenziale al passaggio di una colonna di soldati altoatesini del Polizeiregiment Bozen. Muoiono 33 soldati tedeschi (molti sono i feriti) e 2 civili italiani.
Nell’arco delle 24 ore che seguono, i nazisti eseguono una rappresaglia: alle Fosse Ardeatine sono trucidati 335 uomini. Tra di loro ci sono prigionieri politici appartenenti a tutte le formazioni antifasciste, ebrei, semplici cittadini rastrellati nei pressi di Via Rasella immediatamente dopo l’attacco. La notizia della strage si diffonde rapidamente in città.