Carcere di Regina Coeli, carcere di Roma.
Durante il fascismo il carcere, creato dalla confisca napoleonica di un convento carmelitano, viene utilizzato per reati comuni e reati politici. Dopo l’occupazione tedesca il terzo e il sesto braccio vengono dati in gestione direttamente alle SS.
Durante i mesi dell’occupazione sono centinaia e centinaia gli antifascisti imprigionati e torturati dai tedeschi. Molti dei partigiani fucilati a Forte Bravetta sono stati prima reclusi al Regina Coeli.
Nella redazione della lista delle persone da fucilare alle Fosse Ardeatine, un gran numero viene scelto fra i prigionieri del carcere: dapprima i condannati a morte, poi i condannati per reati politici ed infine anche scelti a caso.
I fatti
- Venerdì 26 novembre – Le fucilazioni continuano a Forte Bravetta
- Venerdì 24 marzo 1944 ore 07.00 – Kappler telefona alla polizia fascista
- Venerdì 24 marzo 1944 ore 14.00 – I primi camion partono verso via Ardeatina
- Venerdì 24 marzo 1944 ore 15.45 – Kappler chiama Caruso e Alianello per i 50 nomi
- Venerdì 24 marzo 1944 ore 16.00 – I “nomi degli italiani”
- Venerdì 24 marzo 1944 ore 19.30 – La lista italiana e l’ultimo camion
- Lunedì 18 settembre 1944 – Il linciaggio di Donato Carretta