L’organizzazione Todt

Lunedì 4 ottobre 1943 - Hitler affida all’organizzazione Todt il compito di allestire una linea fortificata difensiva per dividere in due l’Italia. A tempo di record, dalla foce del fiume Garigliano, al confine tra Lazio e Campania, fino a Ortona, comune costiero a sud di Pescara, passando per Cassino, nel frusinate, le Mainarde, gli Altopiani Maggiori d’Abruzzo e la Majella viene stesa la linea Gustav che per 8 mesi bloccherà l’avanzata degli Alleati, sarà sfondata solo il 18 maggio 1944 dopo 4 battaglie nelle quali si conteranno 20.000 caduti alla Wehrmacht e oltre 50.000 uomini tra gli attaccanti.

Di |2021-07-13T12:36:14+02:004 Ottobre 1943|1943, Cronologia|Commenti disabilitati su L’organizzazione Todt

Le “quattro giornate” di Napoli

Lunedì 27 settembre 1943 - giovedì 30 settembre 1943 - Nelle cosiddette “quattro giornate” Napoli insorge contro l’occupante nazista: le truppe tedesche sono costrette ad abbandonare la città prima dell’arrivo degli anglo-americani (1° ottobre). L’insurrezione popolare è guidata da militari fedeli al Regno del Sud ed è sostenuta anche da gruppi di fascisti locali. Napoli, Medaglia d’oro al Valor militare, è la prima, tra le grandi città europee, a insorgere con successo, contro l’esercito tedesco.

Di |2021-07-13T12:34:40+02:0027 Settembre 1943|1943, Cronologia|Commenti disabilitati su Le “quattro giornate” di Napoli

50 kg d’oro

Domenica 26 settembre 1943 - Kappler convoca presso il proprio ufficio a Villa Wolkonsky il rabbino capo della Comunità israelitica di Roma (che contava circa 12.000 persone), Ugo Foà, e il suo presidente, Dante Almansi, intimando loro la consegna, entro 36 ore, di almeno 50 chilogrammi d’oro, minacciando la deportazione di 200 ebrei romani verso la Germania. In cambio dell’oro, Kappler promette agli ebrei l’incolumità. L’oro viene raccolto e consegnato alle ore 18:00 di martedì 28 settembre, con un ritardo di poche ore, comunque entro i limiti di una breve proroga accordata dallo stesso Kappler che si introduce negli uffici della Comunità impadronendosi del denaro e degli archivi con i nomi e i recapiti degli ebrei romani. Kappler li fa accompagnare da una scorta nel vicino edificio di Via Tasso 155, dove l’oro viene pesato per ben due volte. Alla fine risulta pesare 50,3 chilogrammi.

Di |2021-07-13T12:34:54+02:0026 Settembre 1943|1943, Cronologia|Commenti disabilitati su 50 kg d’oro

La deportazione degli ebrei romani

Venerdì 24 settembre 1943 - "Tutti gli ebrei, senza distinzione di nazionalità, età, sesso e condizione, dovranno essere trasferiti in Germania ed ivi liquidati. Il successo dell’impresa dovrà essere assicurato mediante azione di sorpresa": questo il testo del telegramma, segreto e strettamente riservato, che Herbert Kappler, tenente colonnello delle SS, comandante a Roma dell’SD (Sicherheitsdienst, Servizio di sicurezza) e della Gestapo (Geheime Staatspolizei, Polizia segreta di stato), riceve da Heinrich Himmler, ministro dell’Interno, comandante del Reichssicherheitshauptamt (RSHA, Direzione generale per la sicurezza del Reich) e teorico della soluzione finale della questione ebraica.

Di |2021-07-13T12:34:59+02:0024 Settembre 1943|1943, Cronologia|Commenti disabilitati su La deportazione degli ebrei romani

La battaglia di Porta San Paolo

Venerdì 10 settembre 1943 -La zona sud di Roma è teatro di uno degli episodi più drammatici ed eroici della Resistenza: la battaglia di Porta San Paolo, estremo, disperato tentativo da parte dei militari e dei civili italiani di opporsi all’occupazione tedesca della capitale avviata subito dopo l’annuncio dell’armistizio. Nella battaglia muoiono quattrocento civili tra cui quarantatré donne.
Porta San Paolo è considerata l’esordio della Resistenza italiana. Nelle stesse ore, a centinaia di chilometri di distanza, si consuma un altro tragico episodio di violenza nazista: il martirio del presidio militare di Cefalonia.

Di |2021-07-13T12:35:13+02:0010 Settembre 1943|1943, Cronologia|Commenti disabilitati su La battaglia di Porta San Paolo

Il Comitato di Liberazione Nazionale

Giovedì 9 settembre 1943 - Vittorio Emanuele III, la sua famiglia, Pietro Badoglio con la maggior parte dei ministri, lasciano Roma per Pescara per imbarcarsi sulla nave da guerra Baionetta alla volta di Brindisi appena occupata dagli Alleati.
Inizia lo sbarco alleato a Salerno, guidato dal generale Harold Alexander e dal suo 15º Gruppo d’Armate (comprendente la 5ª Armata del generale Mark Clark e l’8ª Armata britannica del generale Bernard Montgomery).
A Roma, in mattinata, si riuniscono i partiti del “comitato nazionale delle correnti antifasciste” dando vita al Comitato di Liberazione Nazionale (CLN).

Di |2021-07-13T12:35:19+02:009 Settembre 1943|1943, Cronologia|Commenti disabilitati su Il Comitato di Liberazione Nazionale

Badoglio annuncia l’armistizio

Mercoledì 08 settembre 1943 ore 19:45 - L’Eiar manda in onda una registrazione del maresciallo Pietro Badoglio che annuncia l’armistizio. Il maresciallo ordina di cessare gli atti di guerra contro gli Alleati ma, nello stesso tempo, di opporsi con le armi «ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza». La parte conclusiva della dichiarazione genera una ambiguità di interpretazioni tale che in un primo momento viene presa per l’annuncio della fine della guerra.

Di |2021-07-14T16:30:25+02:008 Settembre 1943|1943, Cronologia|Commenti disabilitati su Badoglio annuncia l’armistizio

L’Italia si arrende

Mercoledì 8 settembre 1943 ore 16:00 - L’agenzia Reuters annuncia che l’Italia si è arresa senza condizioni agli Alleati. Mezz’ora dopo, il generale Eisenhower, comandante alleato per il Mediterraneo, conferma da Radio Algeri la resa degli italiani.

Di |2021-07-13T12:35:30+02:008 Settembre 1943|1943, Cronologia|Commenti disabilitati su L’Italia si arrende

Bombardamento di Frascati

Mercoledì 8 settembre 1943 ore 12:00 - Squadriglie di fortezze volanti americane si susseguono nel bombardamento di Frascati, in particolare di Villa Torlonia, sede del comando supremo tedesco del Generale Kesselring.

Di |2021-07-14T16:08:28+02:008 Settembre 1943|1943, Cronologia|Commenti disabilitati su Bombardamento di Frascati
Torna in cima