Partono i camion

Sabato 3 giugno 1944 - Davanti al carcere di Via Tasso vengono parcheggiati tre torpedoni e un camion Fiat SPA 38R, un autocarro militare leggero, con un cassone che può trasportare fino a 25 persone.
Alle 20:30 circa il primo torpedone si trova davanti all’uscita centrale del carcere. Vengono caricati i prigionieri e si sposta in avanti lasciando spazio al secondo e al terzo.

Di |2021-07-13T12:54:22+02:003 Giugno 1944|1944, Cronologia|Commenti disabilitati su Partono i camion

Il trasferimento dei detenuti

Sabato 3 giugno 1944 - Centocinquanta detenuti, parte dei quali provengono anche da Regina Coeli, devono essere trasferiti al Nord, ma non ci sono mezzi sufficienti. Partiranno in 120. Sono ore convulse, in cui la paura prevale sulla speranza. Le SS iniziano a scaglionare i detenuti per la partenza.
Gli scaglioni contano 20-22 detenuti alla volta. Un appello e la dichiarazione esplicita di trasferimento al Nord e successivamente ai campi di lavoro in Germania. Ad alcuni prigionieri viene rilasciato da un medico un certificato di idoneità. Chi tenta la fuga sarà immediatamente giustiziato.

Di |2021-07-14T16:11:42+02:003 Giugno 1944|1944, Cronologia|Commenti disabilitati su Il trasferimento dei detenuti

Inizia la ritirata dei tedeschi

Sabato 3 giugno 1944 - È la viglia della liberazione di Roma da parte degli Alleati.
Nel pomeriggio, ha inizio la ritirata dei tedeschi da Roma. A nord di Roma i bombardamenti colpiscono le vie consiliari per bloccare la ritirata dell’esercito del Terzo Reich. Le diverse sedi usate dai comandi nazisti sono in procinto di evacuare. Anche il carcere di Via Tasso deve essere sgomberato. Bisogna fare in fretta, non si possono pianificare i trasferimenti.

Di |2021-07-14T16:10:55+02:003 Giugno 1944|1944, Cronologia|Commenti disabilitati su Inizia la ritirata dei tedeschi

Gli americani a Roma

Venerdì 2 giugno 1944 - La sera, Radio Anzio trasmette la comunicazione più attesa: ‘Elefante’. È la parola d’ordine che annuncia l’arrivo degli Alleati a Roma. Il leader socialista Pietro Nenni nel suo diario annota: «Ci siamo. […] Roma è nostra […] Penso ai prigionieri di Via Tasso […]. La prima cosa da fare domattina sarebbe un attacco in forze a Via Tasso. Un attacco che non ci sarà mentre Kappler e Priebke lasceranno alle loro spalle un’ultima, feroce e inutile scia di sangue».

Di |2021-07-14T16:33:58+02:002 Giugno 1944|1944, Cronologia|Commenti disabilitati su Gli americani a Roma
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