Strage di Pisoniano
Lunedì 15 maggio 1944 - Sui monti Prenestini, a Pisoniano, 7 contadini vengono arrestati per aver nascosto delle armi: 4 sono fucilati immediatamente e 3 portati al campo di concentramento di San Cesareo dove vengono torturati.
Lunedì 15 maggio 1944 - Sui monti Prenestini, a Pisoniano, 7 contadini vengono arrestati per aver nascosto delle armi: 4 sono fucilati immediatamente e 3 portati al campo di concentramento di San Cesareo dove vengono torturati.
Lunedì 8 maggio 1944 - Il partigiano Salvatore Fagiolo viene fucilato a Forte Bravetta dopo essere stato torturato; insieme a Fagiolo, il collaborazionista Virgilio Tagliaferri viene fucilato per aver ucciso un soldato tedesco durante una lite.
Giovedì 4 maggio - sabato 27 maggio 1944 - Si moltiplicano gli sforzi di polizia tedesca e fascista per smantellare la rete del fronte di liberazione romano. Nel corso del mese sono arrestati e rinchiusi nelle carceri di Regina Coeli e Via Tasso uomini e donne appartenenti a tutte le componenti politiche. Tra questi, i partigiani Frejdrik Borian, ebreo polacco che si era unito alle formazioni socialiste, Saverio Tunetti, Enrico Sorrentino (4 maggio), Eugenio Arrighi e Pietro Dodi (5 maggio), Lino Eramo (20 maggio), Alfeo Brandimarte (25 maggio), Edmondo Di Pillo (27 maggio).
Mercoledì 3 maggio 1944 - Il partigiano Tigrino Sabatini viene fucilato dai tedeschi a Forte Bravetta dopo essere stato torturato in via Tasso.
Domenica 23 aprile 1944 - Guglielmo Blasi, gappista, è sorpreso durante il coprifuoco notturno a scassinare un negozio e trovato in possesso di una pistola e documenti tedeschi falsi. Per sfuggire alla pena capitale prevista dalla legge di guerra germanica, Blasi rivela al questore Pietro Caruso tutti i particolari dell’attentato di Via Rasella e, allo scopo di collaborare alla cattura degli ex compagni di lotta, entra a far parte della banda fascista di Pietro Koch.
Lunedì 17 aprile 1944 ore 04.00 - Verso le 4 del mattino, le truppe tedesche, guidate da Kappler e coadiuvate dalla Gestapo, dalle SS e dai fascisti della banda di Pietro Kock, circondano il quartiere popolare del Quadraro alle porte di Roma, noto come centro operativo di bande partigiane, dando il via a un massiccio rastrellamento. Vengono arrestati circa 2.000 uomini, di età compresa tra i 15 e i 60 anni. Di questi, 683 saranno deportati in Germania.
Domenica 16 aprile 1944 - Durante una manifestazione di studenti presso la basilica di Santa Maria Maggiore un gappista uccide un paracadutista della Nembo intento ad arrestare uno degli studenti.
Giovedì 13 aprile 1944 - Il sindacalista socialista Bruno Buozzi viene arrestato e imprigionato nel carcere di Via Tasso.
Lunedì 10 aprile 1944 - Nel pomeriggio del lunedì di Pasqua, nella trattoria di “Gigetto” a Cinecittà, Giuseppe Albano, detto il “gobbo del Quarticciolo”, assale con la sua banda alcuni soldati tedeschi. Tre di questi vengono freddati a bruciapelo, provocando l’ira del comando tedesco a Roma
Venerdì 7 aprile 1944 - Presso il quartiere Portuense un gruppo di donne cerca di entrare nel forno Tesei per prendere il pane riservato ai tedeschi che, intervenuti, fucilano sul posto dieci donne.
Alberto Pennacchi, socialista, membro della Resistenza romana, è arrestato dalle SS presso Ponte Garibaldi, mentre trasporta delle armi; viene condotto nella prigione di Via Tasso, interrogato, torturato.