Kappler torna in via Tasso e con i suoi uomini organizza la macchina della morte: 74 membri della Gestapo dovranno uccidere in meno di 7 ore i prigionieri italiani selezionati e inseriti nella lista. Vengono definiti i gruppi di fuoco, date istruzioni sull’angolo di tiro e sulla posizione in cui dovranno essere messi i condannati per massimizzare l’effetto e risparmiare munizioni e tempi.
Resta da definire il luogo in cui compiere l’operazione: serve una “ampia camera della morte naturale”.
Il capitano Erich Kohler propone di utilizzare delle cave abbandonate poco fuori Roma, sulla via Ardeatina, nei pressi delle catacombe di San Callisto.