Fra il settembre del 1943 e il maggio del 1945, l’esercito tedesco, spesso aiutato da collaborazionisti fascisti, mette in atto una precisa campagna di violenze contro la popolazione civile italiana.
Oltre agli episodi più tragicamente conosciuti per l’enormità del numero di vittime – come quelli occorsi alle Cave Ardeatine, a Marzabotto e Monte Sole, a Sant’Anna di Stazzema –, in 17 mesi di occupazione le violenze che si registrano in modo diffuso su tutto il territorio nazionale si stima che abbiano portato all’uccisione di più di 23.000 persone.
Consulta l’Atlante delle stragi nazifasciste in Italia
I fatti
- Giovedì 12 agosto 1943 – L’eccidio di Castiglione di Sicilia
- Giovedì 23 settembre 1943 – Salvo D’Acquisto fucilato dai tedeschi
- Venerdì 1 ottobre 1943 – Altri civili uccisi dai tedeschi a Palidoro
- Domenica 10 ottobre 1943 – Fucilazione di civili a Nettuno
- Sabato 23 ottobre 1943 – L’eccidio di Pietralata
- Mercoledì 27 ottobre 1943 – La strage di Mentana
- Mercoledì 17 novembre 1943 – La strage di Casalone
- Sabato 19 febbraio 1944 – L’eccidio di Pratolungo
- Venerdì 7 aprile 1944 – L’eccidio del Ponte dell’Industria
- Lunedì 15 maggio 1944 – Strage a Pisoniano
- Domenica 28 maggio 1944 – L’eccidio di Palestrina
- Mercoledì 1 giugno 1944 – Violenze e fucilazioni a Zagarolo
- Domenica 4 giugno 1944 ore 07.00 – L’eccidio de La Storta
- Lunedì 5 giugno 1944 – Ritirata nel sangue
Per saperne di più
Le stragi nazifasciste in Italia su RaiStoria